GIORGIO DI NOTO
THE ARAB REVOLT
17.11.2021 - 14.02.2022
Il progetto The Arab Revolt di Giorgio Di Noto ha inizi alla fine del 2011, circa un anno dopo le prime mani-festazioni della cosiddetta “primavera araba”, e parte dall’analisi della documentazione delle rivolte che gli stessi cittadini arabi registravano con gli smartphone e diffondevano attraverso i social network.
Questo livello virtuale di rappresentazione che, influenzando la narrazione mediatica del conflitto, si sovrappone agli eventi reali viene investigata e sperimentata dall’artista livello di rapporto tra linguaggio fotografico e contenuto visivo, tra immagine virtuale e oggetto materiale, documentazione e testimonianza, tra immagini prodotte e autoprodotte.
Dopo aver guardato e studiato i centinaia di video presenti sul web, infatti, Di Noto ne seleziona singoli fotogrammi per poi fotografarli dal monitor del computer con una macchina Polaroid.
“Le pellicole istantanee in bianco e nero riuscivano infatti ad estrapolare le immagini dal flusso veloce dei filmati, senza mostrare la superficie dello schermo: i pixel e i difetti della bassa definizione così scomparivano,mescolandosi con l’emulsione impastata delle pellicolee riportando istantaneamente quell’immagine virtuale allo stato concreto di oggetto materiale e reale.[...] Se da una parte l’aspetto ingiallito delle fotografie sembrava suggerire una distanza temporale tra mee gli eventi, dall’altra entrava in conflitto con la loro contemporaneità: così le immagini lentamente si sono allontanate dal soggetto (e dal fotografo) e si sono avvicinate sempre più alla nostra memoria visiva, alla nostra rielaborazione della realtà.”
In mostra per la prima volta a Milano e concepita in occasione della edizione 2021 di Photo Vogue Festival dal titolo Reframing History, CONDOMINIO presenta una selezione di una ventina di Polaroid che costituiscono il progetto The Arab Revolt, accompagnata dall’omonimo libro edito nel 2012 e incluso in The Photobook. A History. Vol. III di Martin Parr e Gerry Badger.
Parte della mostra, inoltre, la prima stampa-rotolo ai sali d’argento e il video-performance realizzati per il progetto Tunisi, 8.06.2013, un’indagine visiva sul proceso di produzione, diffusione e condivisione delle immagini nei paesi coinvolti dalle rivolte arabe.
Il progetto nasce come ricerca sulle possibilità di utilizzare il materiale fotografico, in qualità di mezzo e soggetto allo stesso tempo, per rappresentare e raccontare l’evoluzione di questo processo.
La prima tappa del progetto avvenuta in Tunisia ha visto il coinvolgimento di un pubblico nella realizzazione di un rotolo di immagini relative al periodo di rivolte, originariamente scattate da cellulare e poi impresse su carta fotosensibile al fine di rivelare le tracce delle fotografie e dare forma concreta alla matrice virtuale.
In entrambi i progetti esposti, i tratti di esperienza e testimonianza appaiono fissati su un supporto, come segni indelebili di quei canali di comunicazione e condivisione che hanno così influito sullo sviluppo degli eventi reali.